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Covid, Johnson: "cresce il rischio Omicron, al via la terza dose per tutti gli adulti"


Boris Johnson ha tenuto un discorso rivolto alla Nazione vista la criticità della diffusione della variante Omicron del Covid-19.


Nel suo discorso ha annunciato che tutti gli individui dai 18 anni in su avranno la possibilità di ottenere la terza dose di vaccino entro la fine dell'anno. L'obiettivo è arrestare l'ondata di Omicron. Il Premier Britannico ha dichiarato che ha lanciato ufficialmente la "Missione nazionale di potenziamento per l'emergenza Omicron" per incoraggiare tutti coloro che ne hanno diritto a immunizzarsi con la terza dose di vaccino.


Il programma di richiamo del vaccino doveva essere aperto per gli over 30, ma Johnson ha affermato questa sera che ogni adulto che ha ricevuto la seconda dose di vaccino da almeno tre mesi, ora potrà prenotare il vaccino di richiamo a partire da Mercoledì. Ci saranno tuttavia alcuni centri walk-in già aperti da oggi. La decisione del Governo vuole di fatto anticipare il programma vaccinale di un mese.


In tutto il Regno Unito saranno dislocate squadre dell'Esercito per organizzare e supportare nuovi punti vaccinali e varie unità mobili. Anche le cliniche estenderanno gli orari di apertura lavorando sette giorni su sette, con la possibilità di fissare appuntamenti al mattino presto, alla sera e nei fine settimana.


In questo passaggio fondamentale per il Regno Unito il livello di allerta è stato portato da 3 a 4. Johnson infatti ha dichiarato che la Nazione sta affrontando un'emergenza all'interno della battaglia contro la variante Omicron e che è fondamentale rafforzare "il muro di protezione" rappresentato dai vaccini, per difendere i nostri cari e gli amici. Il Primo Ministro inoltre ha affermato con forza che ormai è chiaro che due dosi di vaccino non sono sufficienti per un livello di protezione adeguato. Ha aggiunto che gli scienziati al momento non possono dire se Omicron sia meno grave, ma è chiaro che è molto più trasmissibile e non fare la dose di richiamo potrebbe portare ad un aumento di casi e morti tale da pressare l'NHS. Il Premier si è detto infine convinto che questo sarà uno sforzo straordinario, ma che se non verrà sostenuto subito, entro il 1 Gennaio, il rischio è di sovraccaricare il Sistema Sanitario e di bloccare tutte le altre attività negli ospedali.


Il discorso del Primo Ministro Britannico si è innestato subito dopo una novità per quanto concerne il tracciamento dei nuovi contagi. Da Martedì infatti sono previsti test giornalieri per chiunque entri in contatto con un individuo positivo al Covid.


Le persone che hanno completato il ciclo vaccinate dovranno sottoporsi a un lateral flow test (test a flusso laterale o test rapido) giornaliero per sette giorni, in modo da tentare di rallentare la diffusione di Omicron. Questa è stata la decisione presa dal Governo.


Al momento gli adulti non vaccinati invece devono continuare ad autoisolarsi per 10 giorni, in caso di contatti con qualcuno positivo al Covid. Le persone, in questi casi, verranno contattate da NHS Test and Trace o tramite l'app NHS COVID-19 per essere informate di essere entrate a contatto con un individuo che è risultato positivo e verranno quindi instruite su come comportarsi.


Il Segretario alla Salute Sajid Javid ha dichiarato che la misura adottata è proporzionata alla situazione e pratica per limitare l'impatto di Omicron. Anche il Dipartimento della salute e dell'assistenza sociale (DHSC) ha aggiunto che i test rapidi giornalieri puntano a sostituire l'obbligo di isolamento di 10 giorni per chi è entrato a contatto con casi di Omicron. Il punto di forza della prescrizione sta nel fatto di proteggere la Popolazione, identificando i casi asintomatici e interrompendo le catene di trasmissione. Il DHSC ha infine affermato che i test rapidi giornalieri potranno quindi aiutare a capire come e dove si sta diffondendo il virus.


Alle persone contattate dall'NHS verrà comunicato di procurarsi una scatola gratuita di sette test a flusso laterale (test rapidi) tramite farmacie, scuole o consegna a domicilio effettuando l'ordine online. Se il test rapido risulta positivo, le persone dovranno autoisolarsi e sottoporsi a un test PCR per verificarne il risultato. Se il risultato del PCR dovesse confermare la positività, le persone dovranno autoisolarsi per 10 giorni, contandoli dal giorno in cui hanno effettuato il test rapido risultato positivo o dal giorno in cui hanno sviluppato i sintomi. Non ci sarà bisogno di continuare a fare test rapidi giornalieri durante il periodo di isolamento di 10 giorni. Se invece il risultato del PCR dovesse risultare negativo, le persone potranno lasciare l'autoisolamento, ma dovranno comunque eseguire test rapidi giornalieri per il resto dei sette giorni.



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