Cucina, Oxford: una nuova casa per le ricette di chef Carluccio

L'uomo che ha rivoluzionato il modo di intendere la cucina italiana in UK, lo chef Antonio Carluccio, scomparso 4 anni fa a 80 anni, godrà di uno spazio significativo nelle collezioni e negli archivi speciali di Oxford Brookes. Questo spazio, che aprirà al pubblico il 13 settembre, accoglierà ricette, ritagli di stampa, appunti e riflessioni sul connubio food & wine, raccolti da Antonio Carluccio nel corso degli anni.
La sua è una storia di emigrazione come tante; salernitano, si trasferisce nel nord Italia con la famiglia, al seguito del papà che faceva il capostazione e in arriva in UK nel 1975 in veste di importatore di vini. Cuoco, ristoratore, personaggio televisivo, il commendator Carluccio (OBE) ha dimostrato, da subito, un grande interesse nei confronti della cucina storica, avendo raccolto, nel corso della sua carriera, numerosi scritti gastronomici che vanno dal XVI al XXI secolo. Si è appassionato al cibo prima che alla ristorazione come business, come si evince dalle sue letture che vertevano sulla cucina italiana ma anche sui funghi e sui diversi tipi di foraggi somministrati negli allevamenti. Segno di un'attenzione alle materie prime che è diventata un must nelle cucine -soprattutto televisive- solo da un decennio a questa parte.
Molti i memorabilia in mostra ad Oxford: i menus scritti a mano che provengono dal Neal Street Restaurant e anche i disegni di quei magici momenti conviviali che portano la firma di David Hockney, i bastoni da passeggio che lo chef amava intagliare ma anche delle opere d'arte che alcuni clienti famosi hanno lasciato allo chef come pagamento di una cena. Tutto un mondo che si offre agli occhi dei curiosi e che vedrà Gennaro Contaldo in prima fila.
Uno dei migliori amici di Carluccio, uno di quelli che ha condiviso vita professionale ( Two Greedy Italians in onda sulla BBC2) e dimensione privata con lui (le passeggiate autunnali per raccogliere funghi e noci), lo stesso Gennaro Contaldo che è stato il mentore di Jamie Oliver. E se vi siete chiesti come mai, assai prima di Gino D'Acampo, Oliver fosse l'unico in UK a saper fare la pasta alla Carbonara con gli ingredienti corretti, adesso avete trovato la risposta: glielo hanno insegnato due "italiani golosi", e molto rispettosi del cibo.
Chef Carluccio ha saputo trattare il cibo con tanto rispetto da aver avviato una fondazione con la quale ha sostenuto i lavoratori del settore hospitality, fornendo, inoltre, cibo a più di un milione di persone attraverso sovvenzioni fatte in Gran Bretagna, India, Sud Africa, Italia e Malawi.