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Londra: in Ambasciata un evento sulla Decarbonizzazione in Italia e Regno Unito

L'evento è stato organizzato da Ambasciata Italiana ed Eni
Scritto da Nuto Girotto il . Pubblicato in Notizie.
ambasciata italiana a Londra

L'Ambasciata Italiana, in collaborazione con Eni, ha ospitato una discussione l’8 Febbraio dal titolo "Decarbonizzazione dei settori difficili da decarbonizzare: prospettive del Regno Unito e dell'Italia".

Il Regno Unito e l'Italia stanno facendo progressi significativi nella riduzione delle emissioni di carbonio provenienti da settori difficili da decarbonizzare, come cemento e prodotti chimici, che rappresentano sfide particolari nel percorso verso l'obiettivo di Net Zero entro il 2050. La cattura e lo stoccaggio del carbonio sono riconosciuti come processi tecnologici maturi e sicuri per ridurre le emissioni, in assenza di soluzioni altrettanto efficaci ed efficienti.

Il Regno Unito si distingue come uno dei primi Paesi a sostenere l'utilità della tecnologia CCS nella decarbonizzazione di settori difficili da decarbonizzare. Una collaborazione significativa tra Regno Unito e Italia è già in corso, con il partenariato tra il Dipartimento di Sicurezza Energetica e Net Zero del Governo Britannico (DESNZ) e Eni, un attore chiave nei progetti CCS nel Regno Unito.

Durante l'evento, i relatori hanno esaminato le sfide specifiche dei settori difficili da decarbonizzare e hanno discusso del potenziale della cattura e stoccaggio del carbonio, con particolare riferimento alla collaborazione tra Regno Unito e Italia.

William Kennedy, senior executive editor per l'energia e le materie prime presso Bloomberg, ha moderato una discussione tra il Dr. Bassam Fattouh (direttore dell'Oxford Institute for Energy Studies), Simon Willis (CEO di Heidelberg Materials UK), Mathilde Fajardy (analista energetico presso l'Agenzia Internazionale dell'Energia), Arno Büx (chief commercial officer, Fluxys Group), Bernice Lee, OBE (direttore delle ricerche, futuro, Chatham House), e Chris Manson-Whitton (CEO di Progressive Energy).

Sono intervenuti con discorsi chiave Ruth Herbert (CEO dell'Associazione per la Cattura e Stoccaggio del Carbonio) e Antonio Gozzi (presidente di Federacciai e Duferco Italia Holding). Le conclusioni sono state affidate a Lapo Pistelli (direttore degli affari pubblici di Eni), Alex Milward (direttore per la cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio presso il Dipartimento di Sicurezza Energetica e Net Zero) e Paro Konar (direttore dell'idrogeno e della cattura del carbonio industriale presso il Dipartimento di Sicurezza Energetica e Net Zero).

L'Ambasciatore Inigo Lambertini, sottolineando l'impegno di Eni per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, ha dichiarato: "Le sfide della decarbonizzazione uniscono l'Italia e il Regno Unito nel loro percorso verso la transizione energetica e la decarbonizzazione". L'Italia ha posto la transizione verde come una delle sei missioni chiave del suo Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza, con la transizione energetica come punto focale della Presidenza italiana del G7, insieme al cambiamento climatico, alla sicurezza economica e alimentare, e al recentemente lanciato "Piano Mattei". L'Ambasciatore ha aggiunto: "In questo contesto, Eni può davvero svolgere un ruolo strategico nel guidare la transizione energetica del Regno Unito verso l'obiettivo di zero emissioni nette. Impegnata a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, Eni sta investendo in soluzioni rinnovabili e altre strategie per ridurre le emissioni di carbonio sia in Italia che nel Regno Unito".