Calabria: il fotografo Giuseppe Intrieri vince il Premio Bos Primigenius

Nella suggestiva cornice di Papasidero, nel cuore della Calabria, si è svolta la dodicesima edizione del Premio Bos Primigenius, un evento che celebra le eccellenze del territorio calabrese. Quest'anno, tra i protagonisti della serata, spicca il nome di Giuseppe Intrieri, premiato per il suo eccezionale contributo alla valorizzazione delle bellezze naturali della Calabria attraverso la fotografia naturalistica.
Il Premio Bos Primigenius, istituito per onorare i calabresi che si distinguono nei loro ambiti, sia in Italia che all’estero, ha riconosciuto in Intrieri un ambasciatore di questa terra, capace di catturare con la sua macchina fotografica l'essenza più autentica della natura che la Calabria custodisce. La motivazione del premio sottolinea la "competenza, la professionalità, il fascino e la particolarità dei soggetti" ritratti da Intrieri, uniti a una qualità degli scatti che ha ricevuto eccellenti riscontri e riconoscimenti anche al di fuori dei confini regionali.
Complitaly ha avuto l’opportunità di intervistare Giuseppe.

Raccontaci brevemente la serata e perché sei stato invitato
“Questo evento di premiazione dei calabresi che si sono distinti nel loro ambito è giunto alla 12a edizione, l’amministrazione comunale che ha istituito questo premio vuole intraprendere due azioni allo stesso tempo: una quella di far parlare di una Calabria bella, positiva e intraprendente, poiché spesso si parla soltanto di una Calabria negativa. Cerca di fare questo premiando persone calabresi che si sono distinte nel loro settore, sia che vivono all’estero e sia che siano ancora residenti in Calabria.
L’altra azione che intende intraprendere questo evento è quella di fare del marketing territoriale, poiché il premio consegnato ai premiati rappresenta una copia del celebre graffito Primigenius, un graffito importantissimo a livello europeo presente nel piccolo paesino di Papasidero, nella grotta del Romito
La serata si è svolta con una premiazione in piazza accompagnata da intermezzi musicali, dove ognuno dei premiati ha potuto parlare un po’ del suo settore e dalla visione di Calabria in base alla sua professione.
Io sono stato invitato a ricevere questo premio per il mio impegno che da oltre 10 anni a questa parte porto avanti per far conoscere le ricchezze naturalistiche della Calabria sui social e non solo, come ho fatto in passato con tante riviste tra cui National Geographic Italia, That’s Italia, inNatura e molte altre”.

Questo premio è un altro tassello che si aggiunge alla tua carriera, ma da dove nasce la passione per la fotografia?
“Vivere di fotografie naturalistica non è semplice, soprattutto nel mondo d’oggi in cui l’editoria è in un periodo di crisi. Si legge molto meno, rispetto ad anni fa, la carta stampata e in generale. È comunque difficile vivere soltanto di questo. Però non posso dimenticare da dove tutto è nato. Circa nel 2010 ho acquistato la mia prima macchina fotografica. Abitando in campagna ed essendo curioso sin da piccolo, per scoprire ciò che mi circondava, ho voluto acquistare una macchina fotografica per catturare la natura che mi stava intorno, e soprattutto sensibilizzare già da allora ad una conoscenza e ad una tutela di quello che ci circonda. Perché credo fermamente che le cose si possono tutelare soltanto quando si conoscono veramente.
Poi, negli anni ho proseguito con la fotografia e adesso ho una mia azienda a Londra dove mi occupo di varie tipologie di servizi, ma non ho mai smesso di tenere la fotografia naturalistica come un mio progetto, una mia sensibilizzazione per invogliare le persone alla conoscenza delle specie animali e vegetali e degli ecosistemi. Infatti quando iniziai a fotografare iniziavo contemporaneamente gli studi universitari in Scienze Naturali e da lì tutto è proseguito insieme con un unico filo conduttore”
Cosa ricerchi nei tuoi scatti fino a renderli iconici, anche per la scelta di francobolli o per la produzione turistica?
“Diciamo che mi sono sempre posto la missione di vedere le cose con occhi diversi, dimostrarle con occhi diversi. Non perché io mi senta superiore agli altri, ma ho cercato sempre di utilizzare la fotografia come un mezzo di comunicazione e di sensibilizzazione. Perché è chiaro ed ovvio che non tutti abbiamo la stessa capacità di vedere le cose.
Cerco di parlare di ambienti particolari, quali possono essere degli habitat che vanno tutelati, ricercare le specie che magari sono in via d’estinzione o rare, ma anche semplicemente fotografare gli stessi luoghi in stagioni diverse, con la luce giusta cercare quella composizione, o quella situazione, che riesce a far meravigliare il fruitore finale in modo tale da far scaturire quel sentimento di tutela a tutti i costi di un ambiente, un habitat o una specie animale o vegetale”.

Dalla Calabria a Londra, mantenendo viva la tua passione: cosa accomuna queste due realtà e in cosa invece sono completamente diverse?
“Come ho detto prima, non è facile vivere di fotografia facendo soltanto fotografia naturalistica. È per questo che poi mi sono dovuto spostare su altri orizzonti per poter comunque continuare a fare il fotografo. Però non è stato un ripiego. Alla fine qualsiasi tipo di fotografie si faccia, certo nei limiti, si deve essere sempre creativi, conoscere la luce, cercare punti di vista interessanti, dinamici, che funzionino o che comunque raggiungano uno scopo.
Fotografare, per me, è guardare il mondo attraverso il mio terzo occhio e quindi che sia fotografia naturalistica, o che sia fotografia di ristoranti o di eventi nella capitale britannica, per me rimane comunque un’emozione, una sfida, qualcosa che mi stimola sempre, a prescindere.
Oggi come oggi la fotografia naturalistica la sto coltivando per intraprendere i miei progetti personali, sto scrivendo un libro sui parchi di Londra e quindi sto andando a scoprire quelli che sono gli habitat e le specie particolari qui nella capitale. Ho dei progetti sulla Calabria e non solo per il futuro, quindi magari arriverò ad un punto in cui la fotografia naturalistica e la fotografia che intraprendo oggi, con il mio studio a Londra, saranno alla pari”.
La serata di premiazione è stata non solo un riconoscimento del talento di Intrieri, ma anche un momento di riflessione collettiva su ciò che significa amare e proteggere la propria terra. Di seguito è disponibile una galleria di alcune delle opere di Intrieri.