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Cittadinanza italiana, cambia la legge: nuove regole per i discendenti degli italiani all’estero

Nuove regole sulla cittadinanza per i figli di italiani nati all’estero
Scritto da Dora Bortoluzzi il . Pubblicato in Notizie.

ROMA – È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 23 maggio 2025 la Legge n. 74/2025, che converte con modifiche il decreto-legge 36/2025 in materia di cittadinanza. Approvata definitivamente dalla Camera nei giorni scorsi, la nuova normativa è entrata in vigore il 24 maggio e introduce importanti novità, in particolare per i nati all’estero da cittadini italiani.

Stretta sullo ius sanguinis: solo fino ai nonni

Il provvedimento stabilisce che non acquisisce automaticamente la cittadinanza italiana chi è nato all’estero e possiede un’altra cittadinanza, anche se discende da cittadini italiani. La trasmissione per “ius sanguinis” si ferma quindi alla seconda generazione: sono ammessi solo figli o nipoti di cittadini italiani nati in Italia.

Tuttavia, sono previste eccezioni. Rimane infatti valida la normativa precedente per chi:
    •    ha già ricevuto il riconoscimento della cittadinanza o una convocazione per l’appuntamento entro il 27 marzo 2025;
    •    ha presentato domanda giudiziale per il riconoscimento entro la stessa data;
    •    discende da genitori o nonni con esclusiva cittadinanza italiana;
    •    è figlio o adottato da genitori che abbiano vissuto legalmente in Italia per almeno due anni dopo aver acquisito la cittadinanza italiana e prima della nascita o adozione.

Nuove regole per i minori stranieri o apolidi

La legge introduce anche nuove modalità per l’acquisto della cittadinanza da parte di minori stranieri o apolidi discendenti da cittadini italiani. Il minore potrà diventare cittadino italiano se i genitori o il tutore presentano una dichiarazione in tal senso. Dopo la dichiarazione, il minore dovrà risiedere legalmente e in modo continuativo in Italia per almeno due anni, oppure la dichiarazione deve avvenire entro un anno dalla nascita o dall’adozione.

Inoltre, il minore che acquisisce la cittadinanza in questo modo e possiede un’altra cittadinanza, potrà rinunciarvi una volta raggiunta la maggiore età. Se invece un genitore ottiene la cittadinanza, il figlio minore potrà acquisirla solo se ha vissuto in Italia per almeno due anni alla data di concessione (o dalla nascita, se ha meno di due anni).

Corsia preferenziale per discendenti di italiani che rientrano per lavoro

Novità anche per gli stranieri residenti all’estero, discendenti da cittadini italiani e provenienti da Paesi con una storica emigrazione italiana. A questi soggetti sarà consentito entrare e soggiornare in Italia per lavoro subordinato anche al di fuori delle quote previste dal decreto flussi. L’elenco degli Stati interessati sarà definito con un decreto interministeriale.

Inoltre, per ottenere la cittadinanza, il periodo di residenza legale in Italia richiesto per i discendenti diretti (figli o nipoti) di italiani è stato ridotto da tre a due anni.

Riacquisto della cittadinanza per chi l’ha persa

Infine, chi è nato in Italia o vi ha risieduto per almeno due anni continuativi e ha perso la cittadinanza a causa di disposizioni della legge n. 555 del 1912 potrà riacquistarla. Basterà presentare una dichiarazione tra il 1° luglio 2025 e il 31 dicembre 2027.

Queste modifiche segnano una svolta importante nella disciplina della cittadinanza italiana, con effetti concreti per milioni di persone nel mondo che rivendicano legami con l’Italia.