Sport, Cividale: Eagles...basket, ma non solo

Davide Micalich, Presidente UEB Gesteco Cividale

Presidente Micalich, come è nata l'idea di creare questa società, la Eagles Futsal?

"La UEB è la mamma di tutte queste Società. Con il Covid, nel 2020, abbiamo avuto l'idea di creare un polo sportivo a Cividale per dare una mano a ripartire. Ho messo a disposizione il mio know-how nel manegement sportivo. Prima c'è stata la squadra di basket maschile, poi quella femminile e infine il futsal in Serie C. Un modo per dare svago, un enjoyment per tutto il Territorio. Ora il Pala Gesteco è pieno, abbiamo provato ad inserire anche la pallavolo, ma è difficile. Tutte e tre le squadre hanno uno stesso comun denominatore: amore per il Territorio e amore per vincere. Questa è l'idea di fondo. Kevin Gaddi, poi, è un grande appassionato e tifoso della UEB, ha chiesto una spazio ed è riuscito a creare la squadra, la Eagles Futsal".

Ma quanto incide il pubblico in tutte le scelte che lei fa? 

"Il pubblico incide molto ed è eterogeneo. Il tifo più caldo è di Cividale e delle Valli del Natisone, c'è anche gente da Udine. Essendo io udinese da molti sono stato seguito. Il pubblico è molto dal territorio friulano in generale. Siamo arrivati a 1600 abbonati con la Serie A e con un pubblico sempre a favore. Mai un coro contro la squadra o la dirigenza. Per me è adrenalina. Mi spinge sempre più in alto. Infatti ora stiamo acquistando un nuovo giocatore americano, la squadra ha del potenziale. Il pubblico, quindi, spinge per alzare l'asticella. C'è un rapporto simbiotico, siamo tutti la stessa pagina su un libro. Io faccio la mia parte da dirigente, il tecnico fa la sua parte tecnica e gli sponsor aiutano. Senza pubblico non ci sarebbe tutto questo. C'è una sana e clamorosa passione popolare, come non vedevo da tempo".

Visto ciò che ci siamo detti, quanto manca alla creazione della Polisportiva, visto l'ingresso del Futsal? 

“La Polisportiva c'è già in qualche modo. Abbiamo 3 discipline. Ognuno deve avere la competenza per portare avanti il suo ambito. Il calcio a 5 ha il suo. Il basket femminile ha il suo. Io ho il mio con il basket maschile. Siamo già una Polisportiva virtuale al Pala Gesteco. In passato ero alla Snaidero, era una cosa un po' senza senso. Quando sono spariti tutti, siamo crollati. L'Udinese poi era la più forte di tutti quanti e drenava tutti i contributi. Qui a Cividale ognuno ha la sua indipendenza, ma un filo comune che ci collega. Un filo che potrebbe estendersi in futuro. Ognuno però mantenendo la sua autonomia. Mi piacerebbe allargarla, magari alla squadra di calcio di Cividale, che era in Eccellenza e ora è in Promozione, magari alla pallavolo femminile. Diciamo che l'obiettivo di medio e lungo termine". 

Come sappiamo alla guida di Eagles Futsal c’è lo Chef Kevin Gaddi, che oltre ad essere Ambasciatore del Gusto FVG, è anche un vostro sponsor. Quanto è importante per voi la collaborazione con sponsor regionali? 

"Fare una squadra di basket costa. Anche se noi siamo professionisti. Ad esempio i ragazzi vivono di questo sport. Ho esperienza in questo ambito e ci sono 2 modi per fare un progetto sportivo. O c'è un Presidente che mette i soldi ed è il proprietario, oppure allarghi la base e crei una specie di Consorzio. Io condivido le scelte con gli sponsor, ma ho la responsabilità legale. Se per caso, faccio un esempio, dal progetto esce Gesteco, non crolliamo al suolo, trovo un altro sponsor. Abbiamo una platea tale da permetterci, in caso, di switchare sponsor principale. In 2 anni abbiamo superato i 200 sponsor. Questo ci dà modo di allargare la platea. Io, ad esempio, do grande importanza alla pizzeria che mi dà magro mille euro, piuttosto che ai grandi sponsor. Pensiamo a Varese o a Treviso: sono due squadre che hanno creato un consorzio vero e proprio. Noi, invece, siamo una via di mezzo tra il Presidente proprietario e il consorzio. Se devo comprare un giocatore, con il Consorzio, devo andare a chiedere l'autorizzazione. Nel mio caso chiedo un confronto con gli sponsor che danno una mano con l'extrabudget, ma decido io. Possiamo condividere la scelta con gli sponsor, ecco. Questo è un modo che fino ad oggi ci ha aiutati. Questa filosofia fa in modo che tutti, anche la Eagles Futsal, con il Presidente Kevin Gaddi e con il mister Tita Pittini, crescano".

Kevin Gaddi, Presidente Eagles Futsal

Presidente, mi parli dell’esperienza da Presidente della Eagles Futsal.

“Una esperienza unica trascinata dal mio braccio destro Tita Pittini, un amico oltre che un allenatore davvero bravo. Il tutto è nato da un semplice caffè in un bar, tra amici. Avevo voglia di mettermi In gioco e grazie alla collaborazione e amicizia con Davide Micalich, siamo andati avanti ed ora siamo qua con una bella realtà nuova e piena di emozioni”.

Qual è l'obiettivo a cui puntate?

“Sicuramente puntiamo a vincere questo Campionato e anche la Coppa Italia. Non lo dico da sbruffone, ma perché so dove può puntare questa squadra. Ho dei giocatori e uomini fantastici”.

In quanto tempo pensate di raggiungere l’obbiettivo che vi siete posti?

“Per quest'anno, come dicevo, puntiamo a vincere il Campionato e la Coppa Italia, ma l'obbiettivo è arrivare in Serie A. Bisogna puntare sempre in alto”.

Quali sono i valori su cui fonda la sua squadra?

“I valori delle Eagles sono serietà, rispetto e dedizione al lavoro. Noi ci chiamiamo Eagles Futsal e facciamo parte di una grande società che si chiama Eagles. Abbiamo dei doveri da rispettare, in primis il rispetto per l'avversario”

Giuseppe Ruolo, Assessore allo Sport di Cividale del Friuli

Assessore, quanto è orgoglioso di questa nuova realtà (la Eagles Futsal) a Cividale?

"Sicuramente la nascita di una nuova società è sempre un segnale positivo. Ovviamente nasce a distanza di 3 anni dall'inizio del progetto Eagles, che ha visto la nascita di una squadra di basket maschile, ma che ora ha anche una squadra femminile e anche una di futsal. In 4 anni sono stati raggiunti risultati che non si potevano immaginare all'inizio. È motivo di orgoglio. Merito dei Presidenti e dei Dirigenti delle società, che hanno lavorato in modo serio e costruttivo. C'è grande soddisfazione. Siamo anche arrivati ad un pieno utilizzo del Palazzetto dello Sport, che nei primi anni era definito una cattedrale nel deserto. È motivo di orgoglio anche per le Dirigenze delle varie realtà, per i tifosi e per i Cittadini". 

Come sta proseguendo il progetto?

"Il progetto si sviluppa in più ambiti. Aldilà dell'aspetto sportivo, che è quello che fa da traino. Eagles Futsal si sta imponendo in Serie C, è in testa alla classifica; all'inizio dell'avventura c'è stata una serie di sole vittorie. Merito del Presidente e del Mister. La squadra è considerata una fuori serie per la categoria in cui si trova, ma ci auguriamo che possa continuare così e raggiungere i risultati prefissati. Fa parte del progetto Eagles anche il legame col Territorio. Tra basket maschile, femminile e futsal ci sono oltre 200 sponsor. Tutte realtà del Territorio, appartenenti ad un bacino più ampio, rispetto a quello della sola città di Cividale. Questo si riflette anche nelle tifoserie. Abbiamo una tifoseria che proviene anche da comuni limitrofi e, nonostante il campanilismo, ci sono persone delle Valli del Natisone, da Moimacco, da Udine, da Pordenone. Intonano tutti i cori dedicati a Cividale. Come diceva Nelson Mandela: "Lo sport ha il potere di unire le persone come poco altro può".".

Quanto conta il rapporto tra tifoseria e squadra?

“Ho praticato sport per 30 anni. La simbiosi trovata nel rapporto tra tifoseria e sport, nel progetto UEB, è un qualcosa che raramente si vede in giro. Ho visto la UEB vincere le partite così. Il Futsal si sta creando un suo seguito. La UEB, pensate, è riuscita a ribaltare partite in svantaggio anche nel giro di soli 5 minuti. Nelle nostra realtà il rapporto tifosi e squadra è fondamentale. È una bellissima tifoseria, già riconosciuta dalle tifoserie avversarie. Abbiamo anche avuto un articolo su "Marca", il famoso giornale spagnolo, proprio sulla correttezza e la sportività della nostra tifoseria. Quando si trasmettono valori positivi non può che fare bene alla squadra. È una tifoseria che non potrebbe esserci senza la squadra, ma la squadra non potrebbe avere certe caratteristiche se la tifoseria non ci fosse. Diventano una sola cosa quando si scende nel rettangolo di gioco".