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Ci lascia Alfonzo o’ Barbier

Grande vuoto tra Edimburgo e Napoli
Scritto da Dora Bortoluzzi il . Pubblicato in Notizie.

La notizia della scomparsa di Alfonso Caterino, conosciuto affettuosamente come Affonzo o’ Barbier, ha lasciato un vuoto profondo nei cuori di tutti coloro che lo conoscevano. Una vita dedicata alla famiglia, con tre meravigliosi figli - Franco, Antonio e Luigi - quattro amatissimi nipoti, e come diceva lui due bellissime nuore. Alfonso ha lasciato un'impronta indelebile nella vita di coloro che gli erano vicini.

Alfonso è stato un uomo innamorato della vita che ha trasmesso la gioia alla sua famiglia, facendo innamorare Luigi del suo stesso lavoro, scegliendo di diventare barbiere sulle orme del padre, e tramandando ad Antonio la passione per la cucina napoletana, tanto da deliziare i palati scozzesi nei sui ristoranti.

Ma non solo la sua famiglia ha perso una persona speciale, anche la comunità ha perso un uomo che ha dedicato oltre 60 anni della sua vita a un mestiere che sta scomparendo - il barbiere. La sua bottega, Alfonso il Barbiere Doganella, non era solo un luogo dove tagliarsi barba e capelli, ma un luogo di serenità e di condivisione. La maestria di Alfonso nel suo lavoro ha donato serenità a chiunque avesse l'onore di entrare nella sua bottega.

Alfonso non era solo un barbiere, ma un vero e proprio artista. Le sue mani esperte erano in grado di trasformare una chioma anonima in una vera opera d'arte. Ogni taglio di capelli era unico e personalizzato, riflettendo la personalità e lo stile di ogni cliente. Ma non era solo la sua abilità tecnica che lo rendeva speciale, era anche la sua capacità di ascoltare e di comprendere le esigenze dei suoi clienti. La sua bottega era un luogo di confidenza, dove le persone potevano parlare liberamente e trovare conforto.

Ma Alfonso non si limitava solo al suo lavoro, era anche un uomo che amava la sua città. Ha insegnato ai fortunati che entravano nella sua bottega a guardare Napoli con occhi diversi, a scoprire la sua bellezza e a farne parte integrante. Era un ambasciatore della sua città, un uomo che sapeva apprezzare le sue tradizioni e la sua cultura.

Ma dietro ogni grande uomo c'è sempre una grande donna, e per Alfonso era la signora Carmela, la sua anima gemella e compagna di avventura. Insieme hanno affrontato le gioie e le difficoltà della vita, sostenendosi reciprocamente e creando un legame indissolubile. L'aroma del caffè della signora Carmela si mescolava con l'acqua e la polvere della bottega, creando un profumo e un calore che scaldavano l'anima di chiunque entrasse.

La scomparsa di Alfonso Caterino lascia un vuoto incolmabile, ma il suo ricordo vivrà per sempre nei cuori di coloro che lo hanno amato e conosciuto. La sua dedizione alla famiglia, la sua maestria nel suo lavoro e la sua passione per la sua città saranno un esempio da seguire per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino.

Affonzo o’ Barbier, ci mancherai. Riposa in pace, sapendo che hai lasciato un'eredità di amore, gentilezza e maestria che continuerà a vivere attraverso le persone che hai toccato con la tua vita.