Il IV Simposio Internazionale sul Patrimonio Culturale
Glasgow ha ospitato il IV Simposio Internazionale sul Patrimonio Culturale, un evento di rilievo organizzato dall’Heritage International Institute (HII) e dall’Università di Strathclyde. La manifestazione ha visto la partecipazione di Veronica Ferrucci, Console Generale d’Italia in Scozia e Irlanda del Nord, e Chiara Avanzato, Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo. Esperti provenienti da tutto il mondo si sono riuniti per discutere strategie innovative e politiche efficaci per la protezione del patrimonio culturale, sia in tempi di conflitto che di pace.
Il Simposio sottolinea il ruolo fondamentale del patrimonio culturale come ponte tra le nazioni, valorizzando la diversità culturale, la costruzione della pace, la sicurezza internazionale e i diritti umani. L’edizione di quest’anno introduce dibattiti all’avanguardia sull’integrazione delle tecnologie digitali per la conservazione e la promozione del patrimonio.
Un museo virtuale per il Patrimonio Culturale
Uno dei momenti salienti del Simposio è il lancio del Museo Virtuale sul Patrimonio Culturale, un’iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale insieme al Ministero della Cultura italiano. Primo esempio a livello mondiale, il Museo Virtuale unisce innovazione tecnologica e tutela del patrimonio, offrendo modelli avanzati di digitalizzazione e tour virtuali immersivi.
I partecipanti possono esplorare le meraviglie culturali di città italiane come Venezia, Roma, Firenze, Bologna, Ferrara, Modena, Ravenna e Benevento. Inoltre, il Museo offre un viaggio virtuale nel patrimonio culturale egiziano, permettendo ai visitatori di navigare sul Nilo e scoprire la Biblioteca perduta di Alessandria. Questo progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo.
Un futuro digitale per il patrimonio scozzese
Il Simposio pone anche le basi per un futuro ambizioso. L’HII, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo e le autorità competenti, prevede di digitalizzare nel 2025 i tesori culturali della Scozia. Questo progetto includerà il patrimonio tangibile, come le collezioni museali, e quello intangibile, partendo dalla produzione del celebre whisky scozzese.
L’impegno non si ferma alla digitalizzazione. In collaborazione con l’Università di Strathclyde, l’HII organizzerà programmi di formazione di alto livello sulla tutela del patrimonio culturale e promuoverà iniziative culturali per celebrare e proteggere l’unicità del patrimonio scozzese.
Il patrimonio come linguaggio
Il IV Simposio Internazionale rappresenta uno sforzo collettivo per promuovere il patrimonio culturale come valore universale, capace di unire tradizioni diverse e favorire la cooperazione internazionale. Combinando l’innovazione tecnologica con la diplomazia culturale, l’evento evidenzia non solo la responsabilità condivisa nella conservazione della nostra storia collettiva, ma anche una visione di futuro in cui il patrimonio culturale diventa pilastro di pace e comprensione reciproca.
Accogliendo questo vivace scambio di idee ed esperienze, Glasgow si afferma come centro di innovazione culturale e cooperazione internazionale, testimoniando il potere duraturo del patrimonio di connettere e ispirare l’umanità oltre i confini.