Italia, avanti tutta verso la governance marittima globale

Con una cerimonia ufficiale presso l’Ambasciata d’Italia nel Regno Unito, il 26 giugno 2025 l’Italia ha lanciato la sua candidatura alla rielezione nella categoria “A” del Consiglio dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) per il biennio 2026–2027. Un appuntamento strategico, che conferma il ruolo centrale del Paese nella governance marittima globale e la volontà di proseguire con impegno lungo un percorso fatto di sicurezza, innovazione e cooperazione internazionale.
Ad aprire i lavori è stato l’Ambasciatore d’Italia a Londra, S.E. Inigo Lambertini, nella sua veste anche di Rappresentante Permanente presso l’IMO, l’IMSO e i Funds dell’IOPC. Lambertini ha ricordato l’importanza storica e strategica del settore marittimo per l’Italia, sottolineando il contributo essenziale che esso offre al commercio internazionale e alla proiezione globale del Paese.
“Il settore marittimo italiano riveste un'importanza strategica per la nostra economia”, ha dichiarato Lambertini. “Fin dalla sua nascita, l’Italia è stata un membro fondatore della Categoria ‘A’ del Consiglio dell’IMO, una testimonianza della nostra incrollabile dedizione alla promozione di un trasporto marittimo globale più sicuro, protetto e rispettoso dell’ambiente”.
Nel suo intervento, l’Ambasciatore ha anche delineato le priorità italiane all’interno dell’IMO: dalla sicurezza della navigazione alla sostenibilità ambientale, dall’innovazione tecnologica alla tutela del personale marittimo, fino alla promozione della cooperazione multilaterale.
Alla cerimonia ha preso parte anche il Segretario Generale dell’IMO, Arsenio Antonio Domínguez Velasco, insieme a numerosi rappresentanti degli Stati membri, diplomatici, attaché navali, autorità portuali e una rappresentanza di spicco dell’industria marittima italiana.
Protagoniste dell’evento alcune tra le principali realtà del settore, tra cui Assoarmatori, Confitarma, RINA e Fincantieri. Le imprese hanno portato esempi concreti di investimenti nell’innovazione e nella sostenibilità, coerenti con gli obiettivi strategici dell’IMO. Un segnale forte del dinamismo e della competenza di un sistema marittimo nazionale all’avanguardia nella cantieristica, nei trasporti intermodali e nella gestione portuale.
Nel corso della presentazione è stato illustrato un dettagliato Aide Mémoire, documento che mette in luce i punti di forza della candidatura italiana. Tra questi, il ruolo del Paese come hub marittimo del Mediterraneo, con rotte commerciali globali che vi convergono; la leadership europea nei trasporti Ro-Ro e nel mercato crocieristico, con il 40% del traffico mediterraneo; l’impegno nella transizione ecologica, grazie a investimenti in carburanti alternativi, riduzione delle emissioni e protezione della biodiversità marina.
L’Italia si distingue anche per l’attenzione alla sicurezza in mare (SAR), per lo sviluppo della digitalizzazione dei trasporti marittimi – attraverso strumenti come il National Maritime Single Window, l’e-Navigation e i sistemi VTS – e per l’impegno nella cybersicurezza. Altro elemento distintivo è il contributo alla formazione marittima internazionale, con un focus sulla revisione della Convenzione STCW, e il supporto convinto all’IMO Member State Audit Scheme (IMSAS).
Con oltre 12 milioni di tonnellate di stazza lorda registrata, l’Italia figura tra le prime 20 flotte mercantili mondiali. Dispone di una rete portuale strategica che include 16 porti “core” della rete TEN-T europea ed è in prima linea nella digitalizzazione e automazione dei servizi portuali e di bordo. Particolarmente significativo è il sostegno allo sviluppo delle navi autonome di superficie (MASS).
La candidatura italiana alla categoria “A” del Consiglio IMO è quindi più di una mera formalità: è un segnale forte della volontà del Paese di continuare a essere un attore proattivo, responsabile e innovativo nel panorama marittimo internazionale. Con una visione orientata alla blue economy, alla digitalizzazione e alla sostenibilità, l’Italia punta a contribuire alla costruzione di un sistema marittimo globale più efficiente, sicuro, equo e resiliente.
Una sfida che guarda al futuro, ma affonda le sue radici in una lunga tradizione di eccellenza e cooperazione. Una rotta già tracciata, che l’Italia intende percorrere con determinazione e competenza.