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IMU e TARI, via libera unanime alla riforma per gli italiani all’estero

Agevolazioni per chi possiede un’unica abitazione nei piccoli comuni sotto i 5mila abitanti.
Scritto da Dora Bortoluzzi il . Pubblicato in Notizie.

La Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità, in prima lettura, una proposta di legge che introduce un regime agevolato di IMU e TARI per i cittadini italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE. Si tratta di una riforma attesa da tempo, che potrebbe riguardare circa centomila connazionali proprietari di immobili situati in comuni con meno di cinquemila abitanti.

Il provvedimento, presentato nel 2023 e illustrato dal relatore Toni Ricciardi (PD), nasce con l’obiettivo di rendere più equo il trattamento fiscale per chi vive all’estero ma mantiene un legame concreto con il proprio luogo d’origine. Ricciardi sottolinea però come la misura, pur importante, abbia un raggio d’azione limitato: «Avremmo voluto estenderla a tutti i comuni italiani, ma l’impatto economico sarebbe stato troppo elevato. Siamo partiti dai territori da cui è partita l’emigrazione, applicando un criterio di progressività».

Per accedere ai benefici sono richiesti alcuni requisiti: aver vissuto in Italia per almeno cinque anni prima dell’espatrio, possedere un’unica abitazione non affittata né concessa in comodato, e situata nel comune in cui il proprietario è iscritto all’AIRE.

La proposta stabilisce una progressione legata alla rendita catastale: esenzione totale per gli immobili con rendita fino a 200 euro, pagamento ridotto al 40% per le rendite tra 201 e 300 euro e al 67% per quelle tra 301 e 500 euro. A questa misura si affianca uno sconto del 50% sulla TARI, pensato per correggere un’anomalia spesso segnalata dai connazionali all’estero: molte abitazioni restano chiuse per la maggior parte dell’anno, ma la tassa sui rifiuti continuava a essere applicata come se fossero occupate stabilmente.

La proposta ha raccolto un consenso trasversale. Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera e responsabile economico di Fratelli d’Italia, ha espresso grande soddisfazione per il risultato, ringraziando Ricciardi per il lavoro svolto e ricordando le battaglie storiche a favore degli italiani nel mondo. Per Osnato, la riforma rappresenta un modo per riconoscere il valore del legame profondo che gli emigrati mantengono con l’Italia.

Apprezzamento anche da Federica Onori (Azione), che definisce il provvedimento «un passo avanti importante» per il riconoscimento concreto del rapporto dei connazionali con il Paese. A proposito della TARI, ricorda come fosse necessario correggere una situazione considerata ingiusta da molti proprietari: «Case utilizzate solo per brevi periodi pagavano una tassa pensata per abitazioni occupate tutto l’anno».

Il testo ora proseguirà il suo percorso parlamentare, ma l’approvazione unanime in Aula rappresenta già un segnale politico forte verso la comunità italiana all’estero.

Dora Bortoluzzi, nata a Milano nel 1997, vive a Londra dal 2020 dove si occupa di giornalismo e video making. Con una formazione in Lingue, unisce passione ed emozione nel raccontare storie. I suoi interessi principali sono attualità, cinema e musica.