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Innovazione e tradizione: “Sogno di una notte di mezza estate” al Lyric Theatre di Belfast

La produzione ha utilizzato per la prima volta l'anfiteatro all'aperto
Scritto da Nuto Girotto il . Pubblicato in Notizie.
sogno di una notte di mezza estate a belfast al lyric theatre

Si è tenuta a Belfast, tra il 4 e il 7 Luglio, la rappresentazione in 6 repliche di "Sogno di una notte di mezza estate", di William Shakespeare.

La produzione, ad opera del Lyric Theatre, considerato uno dei più prestigiosi teatri cittadini, ha utilizzato per la prima volta l'anfiteatro all'aperto, trasformando l'intera area in un palcoscenico visionario.

Ad oggi, si e' trattato dello spettacolo con più partecipanti mai realizzato. Aperto da una parata di danzatori e carri lungo lo Stranmillis Embankment, è stato accompagnato dalla musica dell'orchestra di Beyond Skin, composta da musicisti di tutto il mondo, tra cui l'italiano Luigi Cirillo con il quale abbiamo scambiato quattro chiacchiere.

Il successo della commedia è stato assicurato non solo Sean Kearns nella parte di Teseo ed Oberon, e Patrick McBrearty nei ruoli di Filostrato e Puck ma dall'intera compagnia, formata da attori di grande esperienza e riconosciuta bravura. Meghan Tyler nell'intensa Elena e una fantastica Jo Donnelly nei panni di Peter Quince sono solo alcuni tra i nomi da tenere d'occhio nel panorama della recitazione nazionale.

Contaminare, questa la parola d'ordine per il regista Jimmy Fay. Gli attori si sono mossi su monopattini e tandem, e le scene si sono sviluppate su alberi e vecchi maggiolini Volswagen, mescolando il linguaggio del teatro classico con il rap, la danza e la world music. I costumi di Catherine Kodicek si sono contraddistinti per originalita', pur dovendo sfidare il clima inclemente e tutt'altro che estivo di questi giorni in Irlanda del Nord. 

Clima che non ha fermato gli spettatori: la produzione ha ottenuto il tutto esaurito ad ogni replica, confermando come sia possibile conciliare qualità ed innovazione, offrendo uno spettacolo inclusivo e adatto a tutti.

Intervista a Luigi Cirillo

D: Luigi, com'è stata la tua esperienza con l'orchestra Beyond Skin?

R: È stata un'esperienza incredibile. Mi sento profondamente arricchito dall'aver lavorato con musicisti di tale diversità musicale e culturale. C'è una vera magia nel gruppo che pervade ogni performance.

D: Cosa ti ha portato a unirti a Beyond Skin?

R: La missione di promuovere la diversità culturale attraverso la musica mi ha conquistato. Credo fermamente che la musica possa unire le persone e abbattere le barriere, e Beyond Skin incarna perfettamente questo spirito.

D: Come ti senti a far parte di una produzione del Lyric Theatre di Belfast?

R: È un onore. Il Lyric Theatre ha una storia ricca e far parte di questa produzione storica è stato un privilegio. La risposta del pubblico è stata fantastica: sempre partecipe e sempre in maniera diversa. È stato una parte integrante dello spettacolo, agendo come un unicum nel suo insieme ed arricchendo l'esperienza di tutti, sul palco e non.

D: Cosa ti auguri per il futuro di Beyond Skin e per te stesso?

R: Spero che Beyond Skin continui a crescere e a ispirare attraverso la musica. Personalmente, mi piacerebbe esplorare nuove collaborazioni internazionali e continuare a usare la musica come strumento di connessione e comprensione globale.