Marco Gambino sul set di "Those about to die" con Sir Anthony Hopkins
Il primo giorno di riprese sul set di "Those about to die" è stato per Marco Gambino un'esperienza indimenticabile. Nel film, Gambino interpreta il Senatore Supulcius, mentre Sir Anthony Hopkins veste i panni dell'Imperatore Vespasiano. La giornata si è svolta allo Studio 5 di Cinecittà, celebre per aver ospitato i capolavori di Fellini. A raccontare l’esperienza è lo stesso Gambino in un suo articolo.
Gambino descrive l'arrivo di Hopkins sul set come un momento di pura magia. L'attore gallese, celebre per i suoi ruoli iconici come Hannibal Lecter ne "Il silenzio degli innocenti" e il devoto maggiordomo in "Quel che resta del giorno", ha subito conquistato tutti con la sua presenza. Nonostante i suoi 86 anni, Hopkins emanava una vitalità contagiosa, accentuata dai suoi occhi azzurri e magnetici. Il suo senso dell'umorismo si è manifestato immediatamente quando, riferendosi alla portantina scenica, ha esclamato: "Oh thank God my taxi is here", suscitando una risata collettiva e rompendo il silenzio rispettoso che avvolgeva il set.
Il collega di Gambino, Rupert Penry-Jones, che nella serie interpreta il console Marsus, ha confermato la straordinaria umiltà e generosità di Hopkins, qualità che lo caratterizzano anche al di fuori dello schermo. Penry-Jones, proveniente da una famiglia di attori di lunga tradizione, ha condiviso aneddoti su come i suoi genitori avessero lavorato a stretto contatto con Hopkins sui palcoscenici inglesi, considerandolo una delle persone più umili e generose mai incontrate.
Durante una scena cruciale, i patrizi, tra cui Gambino, erano schierati in attesa di Hopkins che doveva salire sulla portantina dopo un lungo monologo. Quando finalmente l'attore ha iniziato a recitare, Gambino non ha potuto fare a meno di ammirare la maestria con cui Hopkins dominava la scena, desiderando di poter apprendere ogni minimo dettaglio della sua performance. Alla fine della scena, tutti si sono radunati intorno a Hopkins, che ha raccontato un aneddoto dei tempi de "Il silenzio degli innocenti". Ha ricordato come, dopo l'uscita del film, si fosse fermato su un'autostrada di Los Angeles sconvolto dai cartelloni pubblicitari che lo ritraevano. "Ma sono proprio io quello?" si chiedeva incredulo, riflettendo sul suo straordinario percorso dalla povertà del Galles alla fama mondiale.
Il racconto si conclude con un tocco personale: Gambino, colpito dall'esperienza e desideroso di conservare un ricordo di quel momento, ha chiesto a Hopkins una foto. Nonostante l'imbarazzo iniziale, Hopkins ha saputo sciogliere la tensione con un commento divertente: "Your costume is way nicer than mine" (Il tuo costume è molto più bello del mio), seguito da un sorriso che ha reso il momento ancora più speciale.
L'incontro con Sir Anthony Hopkins ha lasciato un segno profondo in Marco Gambino, confermando ancora una volta come l'umiltà e il talento possano convivere armoniosamente in una delle più grandi star del cinema mondiale.