Passaporti: la proposta di Legge di Ricciardi per abbattere le liste d’attesa

Dopo aver ricevuto il parere favorevole della Commissione Esteri della Camera, è approdata in Aula la proposta di legge "Destinazione agli uffici diplomatici e consolari di quota dei proventi derivanti dal rilascio dei passaporti all'estero", presentata dall'onorevole Toni Ricciardi (Pd - ripartizione Europa) e altri.
Nel suo intervento a Montecitorio, Ricciardi ha sottolineato l'importanza della misura per oltre 7 milioni di italiani residenti all'estero. La proposta introduce un criterio di produttività nella pubblica amministrazione, destinando una quota dei proventi derivanti dal rilascio dei passaporti direttamente alle sedi consolari. "Più passaporti si erogano, più risorse la sede consolare riceve direttamente ogni trimestre", ha spiegato Ricciardi, evidenziando come ciò possa migliorare i servizi e ridurre le liste d'attesa.
Pur riconoscendo che le criticità delle liste d'attesa non saranno completamente risolte, Ricciardi ha enfatizzato l'importanza del dialogo tra maggioranza e opposizione nella ricerca di soluzioni concrete ai problemi. "Non saranno risoluzioni ciclopiche, ma sicuramente hanno la capacità di trovare il punto d'intesa e di dare anche una rappresentazione positiva di quello che siamo", ha affermato il deputato.
Secondo i dati del 2023, sono stati erogati oltre 550.000 passaporti agli italiani all'estero. Ricciardi ha quindi sottolineato il potenziale della proposta di legge di aumentare la produttività e generare risorse economiche per le sedi consolari, migliorando i servizi a spesa invariata grazie all'autofinanziamento della misura.
Ricciardi ha infine anticipato un ulteriore provvedimento che sarà discusso nei prossimi mesi. La proposta, già depositata, prevede che al superamento del settantesimo anno di età non sarà più necessario rinnovare il documento di riconoscimento, salvo specifiche eccezioni previste dalla legge. Questo secondo provvedimento, ispirato al modello spagnolo, potrebbe ridurre ulteriormente del 30-40% l'utenza sulle sedi consolari, migliorando ulteriormente l'efficienza dei servizi.
L'iniziativa, che mira a migliorare la qualità dei servizi consolari per gli italiani all'estero, rappresenta un passo significativo verso una pubblica amministrazione più efficiente e orientata ai bisogni dei cittadini.