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Trump-Zelensky: un esperto analizza il linguaggio del corpo

Inbaal Honigman ha osservato con attenzione le immagini della discussione
Scritto da Dora Bortoluzzi il . Pubblicato in Notizie.
linguaggio del corpo durante l'incontro tra trump e Zelensky

L’incontro tra il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è concluso con toni accesi e un'atmosfera tesa, culminando nella cancellazione della conferenza stampa prevista. Al centro del confronto, il supporto americano all'Ucraina e un accordo sulle risorse minerarie, oltre alla delicata questione dell’invasione russa.

Durante la discussione nello Studio Ovale, alla presenza del Vicepresidente JD Vance, Trump ha ammonito Zelenskyy, avvertendolo che stava "giocando d’azzardo con la Terza Guerra Mondiale". La tensione è salita rapidamente, fino a portare alla fine anticipata del colloquio, con Zelensky che ha lasciato la Casa Bianca prima del previsto. Mentre Trump ha successivamente dichiarato su Truth Social che il leader ucraino "potrà tornare quando sarà pronto per la pace", il mondo ha iniziato a interrogarsi sul vero significato del confronto e sulle sue implicazioni future.

Un’analisi più profonda della dinamica dell’incontro arriva da Inbaal Honigman, esperta di linguaggio del corpo, che ha osservato con attenzione le immagini della discussione. Secondo Honigman, i gesti di Trump indicavano una chiara volontà di prendere le distanze dal confronto diretto con Zelensky.

"Si può notare come il Presidente americano distolga spesso lo sguardo dal leader ucraino, segno di un certo disagio e di una scarsa disponibilità ad accogliere le sue argomentazioni", spiega l’esperta. Tuttavia, Trump ha mantenuto un atteggiamento apparentemente controllato e diplomatico: "Le sue mani formavano una posizione a diamante, un gesto che denota mediazione e apertura al dialogo, anche in una situazione difficile".

Nonostante il clima teso, Honigman ha rilevato anche segnali di possibile convergenza tra i due leader. "Quando Trump e Zelensky hanno mantenuto un contatto visivo più prolungato, i loro movimenti hanno iniziato a sincronizzarsi. Questo fenomeno, noto come mirroring, suggerisce che esiste una possibilità di intesa, magari in un futuro incontro".

Dopo l’incontro, Zelensky ha pubblicato un lungo messaggio su X, sottolineando l’importanza del sostegno americano: "Siamo molto grati agli Stati Uniti per l’aiuto ricevuto. Ringrazio il Presidente Trump, il Congresso e il popolo americano per il loro supporto bipartisan. L’assistenza americana è stata fondamentale per la nostra sopravvivenza in questi anni di guerra. Nonostante il dialogo difficile, restiamo partner strategici.

Tuttavia, dobbiamo essere franchi e diretti per capire davvero i nostri obiettivi comuni. Il Presidente Trump vuole porre fine alla guerra, ma nessuno desidera la pace più di noi. Noi siamo quelli che vivono questa guerra ogni giorno. È una lotta per la nostra libertà, per la nostra sopravvivenza".

Il confronto tra i due leader lascia dunque aperti molti interrogativi sul futuro delle relazioni tra Stati Uniti e Ucraina, in un contesto geopolitico sempre più complesso.