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Un’italiana rischia di dover lasciare il Regno Unito nonostante la permanent residency card

Molte sono le persone che non avevano compreso la necessità di fare domanda per l’EU Settlement Scheme
Scritto da Nuto Girotto il . Pubblicato in Notizie.
L'EU Settlement Scheme necessario per vivere in UK

Un'investitrice italiana nel settore delle tecnologie ambientali, residente nel Regno Unito da 14 anni, rischia l'espulsione nonostante possieda una carta di permanent residency. La donna, Silvana, è una delle migliaia di Cittadini UE che non erano a conoscenza delle nuove regole del 2019 dell’Home Office, che richiedevano loro, dopo la Brexit, di fare richiesta per l’EU Settlement Scheme.

Silvana ha scoperto che la sua permanent residency card non era valida solo quando ha cercato di rinnovare la carta sanitaria europea (EHIC) per sua figlia. Dopo una serie di indicazioni errate, ha pagato £200 per un appuntamento urgente, ma la richiesta è stata respinta. Solo successivamente le è stato detto di fare richiesta per l’EUSS, chiuso ufficialmente a Giugno 2021, ma ancora aperto per richieste tardive con "ragioni valide".

Tuttavia, il Governo, il 9 Agosto, ha cambiato la definizione di "ragioni valide", eliminando la “mancanza di consapevolezza" come giustificazione accettabile per richieste tardive. Silvana, con una laurea in tecnologia ambientale e impegnata in startup ambientali, aveva richiesto la permanent residency nel 2016 per avviare il percorso verso la Cittadinanza Britannica.

Silvana incolpa il Governo per la sua situazione, accusando il personale dell’Home Office di aver fornito informazioni false e inaccurate più volte. La donna sostiene che molti avvocati, non informati sulla questione, stanno sfruttando la vulnerabilità dei Cittadini UE. Inoltre, l’Home Office non sta indirizzando persone come lei a organizzazioni benefiche o centri di consulenza per i problemi inerenti l’Immigrazione e l’EU Settlement Scheme.

Una portavoce dell’Home Office afferma che i documenti di permanent residency non sono più validi da Giugno 2021, e che il Governo continua ad accettare richieste tardive che abbiano "ragioni valide". Tuttavia, Silvana si sente trattata come una criminale e ritiene che il comportamento del Governo sia illegale.

Il gruppo the3million critica le nuove linee guida dell’Home Office, affermando che rimuovono "protezioni" per i Cittadini dell'Unione Europea. Considerano la politica del Governo come autoritaria e punitiva nei confronti di un numero limitato di richieste.

La vicenda di Silvana evidenzia le sfide e le complicazioni che i Cittadini dei Paesi UE possono affrontare nel processo di residenza post-Brexit. La questione sicuramente pone un accento sulle regole in continua evoluzione.