Skip to main content

Una stretta storica: Londra lancia il primo attacco globale contro la migrazione illegale

Nuove misure per fermare flussi illeciti e proteggere i confini britannici
Scritto da Desirèe Capozio il . Pubblicato in Notizie.

Il Regno Unito ha annunciato l’introduzione del primo regime sanzionatorio al mondo mirato specificamente a colpire le bande criminali e i facilitatori della migrazione irregolare. A partire da mercoledì 23 luglio, chiunque favorisca il traffico di esseri umani verso il Paese potrà essere oggetto di sanzioni severe.

Il nuovo regime, annunciato dal Ministro degli Esteri David Lammy, consente al governo britannico di congelare i beni dei soggetti coinvolti, vietare loro l’accesso al sistema finanziario del Regno Unito e impedirne l’ingresso nel Paese. Le misure sono destinate a colpire individui ovunque si trovino nel mondo, i cui nomi saranno resi pubblici, rendendo illegale ogni interazione economica con loro da parte di cittadini e aziende britanniche.

Il Foreign, Commonwealth & Development Office (FCDO) applicherà da subito una prima ondata di sanzioni contro bande e facilitatori legati al traffico di esseri umani, come finanziatori, fornitori di piccole imbarcazioni e commercianti di passaporti falsi. Le misure rientrano nel più ampio Piano per il Cambiamento (Plan for Change) e rappresentano un nuovo approccio della politica estera britannica orientata alla missione.

“Per troppo tempo, le bande criminali hanno sfruttato le speranze di persone vulnerabili. Non accetteremo più questo stato di cose”, ha dichiarato il Ministro Lammy. “È nostro dovere morale fare tutto il possibile per smantellare queste reti e proteggere i nostri confini. Per questo il Regno Unito ha creato il primo regime sanzionatorio al mondo mirato a questo fenomeno.”

La Ministra dell’Interno Yvette Cooper ha definito il provvedimento “un passo decisivo” per colpire le bande ovunque operino, tagliando i loro finanziamenti e smantellando le loro reti. Il Border Security Command (BSC), in coordinamento con la National Crime Agency, riceverà un aumento di budget fino a 280 milioni di sterline annui entro il 2028, da destinare a investigatori specializzati e tecnologie di sorveglianza avanzate.

Le sanzioni rafforzano i nuovi poteri previsti dal Border, Security, Asylum and Immigration Bill, fornendo strumenti aggiuntivi anche nei casi in cui la giustizia penale tradizionale non sia applicabile. Il traffico di esseri umani è considerato una minaccia alla sicurezza globale e il Regno Unito punta a rafforzare le collaborazioni internazionali, incluse quelle con l’Unione Europea, per affrontare il problema alla radice nei Paesi di origine e transito.

L’iniziativa si inserisce nella strategia globale del FCDO “interrompere, dissuadere, rimpatriare”. Oltre a interrompere le reti criminali, il Regno Unito lavora con i Paesi partner per scoraggiare i viaggi pericolosi e per garantire il rimpatrio di chi non ha diritto a restare. Dall’ultima tornata elettorale, più di 35.000 persone sono state rimpatriate, con un incremento del 13% rispetto all’anno precedente.

Il nuovo regime si basa sui poteri conferiti dal Sanctions and Anti-Money Laundering Act. La normativa secondaria che lo istituisce sarà sottoposta all’esame del Parlamento al termine della pausa estiva.

Le misure previste includono:

  • Congelamento dei beni: divieto per cittadini e aziende britanniche di trattare con fondi o risorse economiche appartenenti ai soggetti sanzionati.
  • Divieto di viaggio: impedimento all’ingresso o alla permanenza nel Regno Unito per le persone designate.
  • Squalifica da amministratore: quando applicabile, le persone sanzionate non potranno ricoprire ruoli dirigenziali in aziende britanniche.

Il provvedimento rappresenta un ulteriore passo nella strategia del Regno Unito per combattere il traffico di esseri umani e la migrazione irregolare, rafforzando al contempo la sicurezza nazionale.