Difesa: Investimenti strategici per crescita e sicurezza

Nel suo intervento alla Camera, il capogruppo della Lega in Commissione Esteri Simone Billi ha difeso l’obiettivo fissato dalla NATO di portare la spesa per la difesa e la sicurezza al 5% del PIL entro il 2035, sottolineando che l’Alleanza atlantica è garanzia di pace e libertà per l’Italia. Ha spiegato che l’Italia ha sottoscritto il Defence Investment Plan, ma ritiene necessario che una quota significativa delle risorse venga destinata alla resilienza, alla ricerca scientifica e allo sviluppo industriale avanzato, per sostenere la crescita e creare occupazione.
Billi ha ricordato che investire in tecnologie avanzate, dalla robotica all’intelligenza artificiale, non serve solo a garantire capacità militari, ma può trainare l’innovazione e l’economia nazionale, proprio come l’Autostrada del Sole contribuì a unire l’Italia e avviò una nuova stagione di sviluppo. Paragonando l’Europa a un “nano militare” nonostante i 350 miliardi spesi annualmente, ha criticato la mancanza di coordinamento tra gli eserciti europei e invitato a rafforzare l’Occidente senza favorire solo Francia e Germania.

Nel suo discorso Billi ha attaccato con toni duri le mozioni delle opposizioni in discussione, accusandole di strumentalizzare i conflitti più mediatici e di ignorare le altre crisi nel mondo. Ha definito incoerenti le proposte di Italia Viva e PD e ha rimproverato il Movimento 5 Stelle per aver detto no a progetti infrastrutturali e ora alla difesa, affermando che vogliono un’Italia più debole e dipendente dall’estero. Ha citato anche il caso della visita di D’Alema alla parata di Xi Jinping per criticare l’approccio del Partito democratico alla NATO.
Per la Lega, ha concluso Billi, l’aumento della spesa non riguarda solo gli armamenti, ma anche l’assunzione di militari e carabinieri per la sicurezza interna, le infrastrutture civili e la ricerca. Portare la spesa al 5% del PIL deve diventare una strategia sostenibile per rafforzare la sovranità nazionale, l’industria e la crescita, oltre a garantire la difesa collettiva contro minacce globali.
Desirèe Capozio, giornalista laureata in Culture e Letterature del Mondo Moderno, è eclettica e curiosa per natura. Ha scelto la comunicazione come sua strada, convinta che la vita, preziosa e sorprendente, vada raccontata. I suoi interessi principali si concentrano sull’attualità.