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“L’Arcolaio delle Fiabe”, il nuovo libro di Paolo Battistel

Il femminile e la trasfigurazione nei racconti popolari
Scritto da Nuto Girotto il . Pubblicato in Notizie.
Paolo battistel autore de l'arcolaio delle fiabe

Paolo Battistel, scrittore, giornalista e docente, ci porta in un viaggio affascinante e profondo attraverso le fiabe popolari con il suo libro "L'Arcolaio delle Fiabe - Il femminile e la trasfigurazione nei racconti popolari". Questo testo esplora le complesse figure femminili delle fiabe, rivelandone simbologie e significati e ponendo particolare attenzione sul loro ruolo fondamentale. Battistel ci guida attraverso alcune delle fiabe più celebri riportate dai Fratelli Grimm, tra cui "La bella addormentata del bosco", "La principessa e il ranocchio" e "I sette corvi", analizzandone le influenze che vanno dalla mitologia greco-romana a quella norrena, fino alle antiche radici cristiane.

Battistel è un esperto conoscitore dei miti e delle leggende precristiane, con numerose collaborazioni giornalistiche e televisive con emittenti nazionali. Ha collaborato con le trasmissioni Mediaset Mistero e Mistero Experience sulle tematiche legate al mito e alle leggende. Ha una rubrica radiofonica su Radio Giano Public History (Università Roma Tre) e ha tenuto corsi di Fenomenologia delle religioni e Mitologia all’Università Achille d’Angelo-Giacomo Catinella di Lecce. Lavora come editor per diverse case editrici e ha scritto numerosi saggi, tra cui una raccolta di fiabe intitolata "Lu Barban, il diavolo e le streghe", e testi storico/mitologici come "Il sangue di Caino" (2014), "I figli di Lucifero" (2015) e "Il dio cornuto" (2016). Il suo libro "La vera origine delle fiabe. Gli ultimi frammenti di un mondo perduto" (2018), pubblicato con la Uno Editori, è diventato un bestseller. Vive e lavora a Torino.

Perché è importante leggere le fiabe e comprenderne lo scopo originario?

Le fiabe sono spesso viste come semplici storie per bambini, ma Battistel ci ricorda che esse sono molto di più. Queste narrazioni sono sacre e fondative del carattere e della memoria di un popolo, in cui i protagonisti (e con essi le comunità) compiono viaggi pieni di pericoli, affrontano mostri e prove iniziatiche, perdendo l'innocenza naturale e diventando adulti consapevoli. Nel suo saggio, Battistel si concentra sull'elemento femminile nelle fiabe, poiché spesso sono le donne a essere protagoniste, inizialmente come raccoglitrici e narratrici di queste storie, e successivamente come personaggi principali.

Perché è così importante la figura femminile nelle fiabe?

Battistel sottolinea come le fiabe abbiano subito influenze da vari mondi mitologici. Le figure femminili delle fiabe non sono solo principi o streghe, ma incarnano divinità della foresta, vergini innocenti e raccoglitrici di antiche saggezze. Ad esempio, personaggi come Baba-Jaga e Rosaspina (“La bella addormentata nel bosco”) riflettono le diverse sfaccettature della femminilità, dall'oscuro al puro, dall'inquietante al salvifico.

Preferisce le fiabe delle origini o quelle che nel tempo sono state edulcorate?

Un aspetto interessante che Battistel mette in luce è la progressiva censura delle fiabe. Nel corso del tempo, queste storie sono state ingentilite per essere più apprezzate e tollerate dalla borghesia. Figure di genitori crudeli che si rivalgono sui figli-eroi sono state trasformate in matrigne o patrigni cattivi, rendendo le fiabe più digeribili per la nuova società. Questa censura ha modificato profondamente la natura originale delle storie, spesso nascondendo le verità più oscure e complesse della vita umana.

Un invito a riscoprire le fiabe

Paolo Battistel ci invita a riscoprire le fiabe come un patrimonio di tutta la famiglia, di tutte le età. Le fiabe non sono solo per i bambini, ma appartengono a tutti noi. Esse meritano di essere riscoperte e comprese nella loro complessità e profondità.