Relazione USA-UK: il Re celebra l’amicizia

Al Castello di Windsor, mercoledì 17 settembre 2025, Sua Maestà il Re ha accolto il presidente Donald Trump e la First Lady per il secondo banchetto di Stato della loro visita nel Regno Unito. Nel saluto introduttivo, il sovrano ha ricordato come questa cerimonia simboleggi il legame duraturo tra Regno Unito e Stati Uniti, costruito su una profonda amicizia che ha superato conflitti e sfide storiche.
«Signor Presidente, Signora Trump, È con grande piacere che mia moglie ed io vi diamo il benvenuto al Castello di Windsor, in occasione della vostra seconda Visita di Stato nel Regno Unito. Questa occasione unica e importante riflette il legame duraturo tra le nostre due grandi nazioni. Fondato sulla profonda amicizia tra i nostri popoli, questo rapporto, che a buon diritto noi e i nostri predecessori abbiamo a lungo definito “speciale”, ci ha resi più sicuri e più forti nel corso delle generazioni. I nostri popoli hanno combattuto e sono morti insieme per i valori che ci sono cari. Abbiamo innovato, commerciato e creato insieme, alimentando le nostre economie e culture attraverso innumerevoli forme di scambio. Abbiamo gioito insieme, pianto insieme e ci siamo sostenuti nei momenti migliori come in quelli peggiori. Signor Presidente, mentre ci avviciniamo al 250° anniversario della Dichiarazione d’Indipendenza, il prossimo anno, è straordinario pensare a quanta strada abbiamo percorso. Non posso fare a meno di chiedermi cosa penserebbero oggi i nostri antenati del 1776 di questa amicizia. Il comandante ribelle e primo Presidente, George Washington, promise solennemente di non mettere mai piede su suolo britannico. E il mio tris‑tris‑tris‑trisnonno, Re Giorgio III, a sua volta non risparmiò parole dure nei confronti dei leader rivoluzionari. Oggi, invece, celebriamo un rapporto tra i nostri due Paesi che né Washington né Giorgio III avrebbero potuto immaginare. L’oceano può ancora dividerci, ma in tanti altri modi oggi siamo i più vicini tra parenti. Signor Presidente, lei ha parlato con orgoglio delle sue radici britanniche. Infatti, non solo ha messo piede su suolo britannico due volte negli ultimi due mesi, ma mi risulta che il suolo britannico ospiti anche campi da golf piuttosto splendidi!»

«Da parte mia, ho sempre ammirato l’ingegno del popolo americano e i principi di libertà che la vostra grande democrazia ha rappresentato sin dalla sua nascita. Nel corso della mia vita, dalla mia prima visita negli Stati Uniti nel 1970 a oltre venti visite successive, ho sempre custodito i legami stretti tra i popoli britannico e americano. Anzi, se i media degli anni ’70 avessero avuto successo nel loro tentativo di approfondire la “relazione speciale”, avrei potuto persino sposarmi all’interno della famiglia Nixon!
Signor Presidente, da York a New York, da Birmingham, Inghilterra, a Birmingham, Alabama, siamo uniti da una lingua comune e da un’eredità condivisa. Le molte migliaia di persone dei nostri Paesi che hanno fatto dell’altro la propria casa hanno arricchito incommensurabilmente le nostre società – un fatto che mi riempie di orgoglio. Anche i nostri legami culturali continuano a prosperare, con i nostri attori, musicisti, scrittori e presentatori televisivi che conquistano i cuori del pubblico transatlantico. Oggi la nostra alleanza abbraccia ogni campo dell’impegno e mostra un enorme potenziale di crescita. Il Regno Unito è stato vostro partner nel primo accordo commerciale della vostra Amministrazione, Signor Presidente, portando posti di lavoro e crescita a entrambi i nostri Paesi. E senza dubbio potremo andare ancora oltre mentre costruiamo questa nuova era della nostra partnership.»
«Le nostre due nazioni hanno un’eccezionale eredità di scoperte condivise. Insieme abbiamo posto le basi della scienza nucleare, mappato il genoma umano e costruito Internet, su cui si fonda tutto il commercio, la comunicazione e la difesa contemporanei. Insieme, i nostri scienziati e ingegneri stanno plasmando il mondo di domani, non da ultimo con nuovi accordi di collaborazione tecnologica e la prosperità che ne deriverà. I nostri Paesi condividono la più stretta relazione mai esistita in materia di difesa, sicurezza e intelligence. In due guerre mondiali abbiamo combattuto insieme per sconfiggere le forze della tirannia. Oggi, mentre la tirannia minaccia nuovamente l’Europa, noi e i nostri alleati restiamo uniti a sostegno dell’Ucraina, per scoraggiare l’aggressione e garantire la pace. E la nostra partnership sottomarina A.U.K.U.S., con l’Australia, rappresenta un modello di collaborazione innovativa e vitale.
I successori delle Giubbe Rosse britanniche e dell’Esercito Continentale di George Washington oggi stanno fianco a fianco, fratelli e sorelle d’armi, a difesa delle libertà che entrambi custodiamo. I nostri Paesi collaborano a sostegno di sforzi diplomatici cruciali, tra cui, Signor Presidente, il vostro impegno personale nel cercare soluzioni ad alcuni dei conflitti più complessi del mondo, per garantire la pace. Nello sforzo comune per un mondo migliore, abbiamo anche una preziosa opportunità di proteggere e restaurare le meraviglie e la bellezza della Natura per le generazioni future. Condividiamo l’ambizione e la determinazione di preservare le nostre terre e acque maestose; soprattutto, di garantire acqua pulita, aria pulita e cibo sano. La nostra eredità per i prossimi 250 anni e oltre è assicurarci che i nostri figli, nipoti e coloro che verranno dopo di loro possano provare lo stupore e l’ammirazione davanti ai tesori naturali che si trovano nelle campagne, sulle coste, nei mari e nei Parchi Nazionali istituiti dai vostri predecessori e dai miei.
Signor Presidente, Signora Trump – il legame tra le nostre due nazioni è davvero straordinario. Fornato nel fuoco del conflitto, si è rafforzato attraverso i nostri sforzi comuni e affinato dalla profonda affezione tra i nostri popoli. Messo alla prova più volte, ha sostenuto il peso del nostro scopo comune e innalzato la nostra ambizione per un mondo migliore. Così, rinnovando questa sera il nostro legame, lo facciamo con incrollabile fiducia nella nostra amicizia e nel nostro impegno condiviso per l’indipendenza e la libertà. Pertanto, mentre celebriamo questa partnership senza eguali, permettetemi di proporre un brindisi – al Presidente Trump e alla First Lady, e alla salute, prosperità e felicità del popolo degli Stati Uniti d’America.»
Desirèe Capozio, giornalista laureata in Culture e Letterature del Mondo Moderno, è eclettica e curiosa per natura. Ha scelto la comunicazione come sua strada, convinta che la vita, preziosa e sorprendente, vada raccontata. I suoi interessi principali si concentrano sull’attualità.