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Nuova intesa tra Regno Unito e Unione Europea

L’accordo apre la strada a numerose riforme e collaborazioni
Scritto da Nuto Girotto il . Pubblicato in Notizie.

Dopo quasi un anno di trattative, l’accordo firmato lunedì tra Regno Unito e Unione Europea segna un importante riavvicinamento tra le due sponde della Manica. Presentato dal leader laburista Keir Starmer come l’ultimo successo diplomatico dopo i recenti accordi con India e Stati Uniti, e salutato come "un nuovo capitolo" dal presidente del Consiglio europeo António Costa, l’intesa è densa di promesse, ma ancora scarna di cambiamenti concreti immediati.

L’accordo apre la strada a numerose riforme e collaborazioni, che però richiederanno mesi, se non un anno intero, di ulteriori negoziati. Tra gli obiettivi principali: il ritorno delle esportazioni di formaggi e salsicce per le piccole imprese britanniche, la possibile reintegrazione del Regno Unito nel programma Erasmus, una rinnovata cooperazione tra le forze di polizia e un rafforzamento della difesa comune.

Alimentari: meno controlli, più esportazioni

Uno dei punti più significativi riguarda l’export agroalimentare. Viene eliminata l’obbligatorietà dei certificati sanitari e veterinari (SPS) per una vasta gamma di prodotti agricoli, tra cui carne fresca, latticini, ortaggi e lana. Un cambio di rotta che potrebbe salvare numerose piccole imprese britanniche, come produttori di formaggio dello Yorkshire o venditori di lana nel Devon, penalizzate dall’hard Brexit.

Anche i rapporti commerciali tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda trarranno beneficio, con una drastica riduzione dei controlli sul cibo fresco proveniente dalla Gran Bretagna. Tuttavia, il Regno Unito resta fuori dall’unione doganale, e restano in vigore le dichiarazioni doganali.

Pesca: accesso alle acque e nuova linfa all’export

Il regime di pesca attuale verrà prorogato fino al 2038, permettendo ai pescatori europei l’accesso alle acque britanniche. In cambio, i prodotti ittici britannici potranno essere trasformati e venduti nell’UE senza controlli veterinari. Buone notizie per un settore che esporta il 70% del pescato verso il continente.

Giovani e studenti: Erasmus e “Youth Experience”

Sul fronte della mobilità giovanile, l’intesa supera le aspettative. Il Regno Unito e l’UE lavoreranno per reintrodurre scambi culturali e formativi, compreso l’Erasmus+, a lungo contestato dai laburisti per i costi a carico delle università britanniche. Il nuovo schema, ribattezzato “Youth Experience”, permetterà ai giovani di lavorare, studiare o fare volontariato in uno dei due blocchi per un periodo limitato, probabilmente di almeno un anno.

Difesa e sicurezza: cooperazione rafforzata

Sul fronte della difesa, si punta a una maggiore integrazione. Il Regno Unito avrà accesso al nuovo fondo europeo da 150 miliardi di euro per il riarmo, chiamato SAFE. Le due parti collaboreranno su Ucraina, cybersicurezza e minacce ibride, comprese quelle ai cavi sottomarini.

Giustizia e polizia: ritorno ai dati condivisi

Dopo la perdita dell’accesso alle banche dati Europol post-Brexit, il Regno Unito potrà nuovamente consultare registri criminali, dati biometrici e targhe automobilistiche. Si discuterà anche la possibilità di includere il riconoscimento facciale.

Migrazione: lotta comune al traffico di esseri umani

Previsto un potenziamento della cooperazione per gestire i flussi migratori, con condivisione di informazioni in tempo reale tra Regno Unito e paesi come Italia, Grecia e Spagna. Londra parteciperà anche alle attività del centro europeo contro il traffico di migranti.

Cultura e turismo: segnali positivi, ma pochi progressi

Nonostante le pressioni di artisti come Elton John, non è stato trovato un accordo per facilitare le tournée dei musicisti britannici in Europa. Per i viaggiatori, si spera nell’accesso agli e-gates europei entro il 2026, con l’introduzione del nuovo sistema di autorizzazione elettronica dell’UE.

Clima: mercati delle emissioni verso l’integrazione

Infine, è stato raggiunto un accordo preliminare per collegare i sistemi di scambio di emissioni di carbonio di Regno Unito e Unione Europea, un passo importante per la cooperazione climatica.

L’intesa rappresenta un riavvicinamento significativo tra Bruxelles e Londra dopo anni di tensioni post-Brexit. Tuttavia, molto resta ancora da definire. Come spesso accade in diplomazia, il diavolo sarà nei dettagli. La strada verso una piena normalizzazione dei rapporti è ancora lunga, ma il dialogo è finalmente ripartito.